L'idea progettuale proposta da HBI, startup innovativa e a vocazione sociale, consiste nella realizzazione e commercializzazione di impianti innovativi per la trasformazione dei sottoprodotti organici in una risorsa rinnovabile (chiamata Greenpeat), utilizzabile sia per la produzione di energia (come un alternativa ad alto rendimento dei comuni combustibili solidi), sia come bio-sostituto della torba fossile, attualmente estratta dalle torbiere ed utilizzata per la produzione di ammendanti agricoli.

In quest'ultimo caso, Greenpeat è in grado di restituire al terreno il carbonio organico, fondamentale per la crescita delle piante, contestualmente riuscendo a trattenere meglio i nutrienti e l'acqua. Pertanto, oltre ad evitare lo smaltimento dei sottoprodotti organici come rifiuti, Greenpeat va a ridurre il ricorso a fonti fossili e va a migliorare le prestazioni dei terreni, in pieno accordo con il concetto di Economia Circolare e in direzione del rifiuto zero. La tecnologia si rivolge a qualsiasi produttore di scarti organici (principalmente piccole, medie e grandi industrie alimentari) che ha necessità di trattare i propri sottoprodotti e potrà essere utilizzata sia dai produttori di energia (che potrebbero utilizzare Greenpeat come combustibile rinnovabile) sia dai produttori di terricci universali e ammendanti agricoli.

La tecnologia proposta da HBI è scalabile e può essere utilizzata a completamento o in sostituzione di impianti esistenti. La tecnologia tratta il sottoprodotto organico senza bisogno di pre-trattamenti (come l'essiccazione) in un processo molto veloce (durata da 3 a 5 ore) che non presenta emissioni di anidride carbonica, monossido di carbonio o altri gas nocivi all'atmosfera. Greenpeat è ecologica (perché evita la formazione di rifiuti), rinnovabile (perché non va ad intaccare alcuna risorsa fossile, anzi le preserva) ed economicamente e ambientalmente sostenibile.